marshall

sabato, dicembre 31, 2011

Ti cerco da sempre

Questo post mi è stato ispirato dall'articolo di Nessie Questi nostri anni spezzati e dal programma Rai3 di stamattina Paese reale.

Nessie, a proposito di un passaggio del tuo articolo in cui scrivi "Come sta benissimo ai movimenti viola, arancione, e cromatismi vari, ora zitti, zitti tutti come pesci", il programma Rai3 di stamattina è stato incentrato sull'occupazione del Teatro Valle di Roma; occupazione iniziata sette mesi fa, quindi ai tempi del governo Berlusconi, posto sotto assedio da tutte le parti. Cosa vogliano gli occupanti, francamente non lo so. Anzi lo so: in pratica si lamentano per i tagli fatti alla cultura negli ultimi anni. Ma tu, Nessie, prova ad immaginare di cosa si sarebbe discusso oggi nel corso del programma, se il presidente del consiglio dei ministri fosse ancora Berlusconi? Ma credo gli sia andata buca da questo punto di vista, perchè credo che Monti non sia mai stato citato nemmeno una volta. Il bello è che tra gli esperti presenti in studio c'era anche Stefano Rodotà, un personaggio da non so quante migliaia di euro tra stipendi e quant'altro al mese. E il bello ulteriore è che costui dava corda ad una personaggia, già vista altre volte in televisione, la quale esprimeva più o meno il seguente pensiero: siamo tutti sulla stessa barca. Chiaramente dopo questa affermazione m'è scappato un sorrisetto, pensando allo stridente contrasto esistente tra il superstipendiato ex plurideputato e gli occupanti del Teatro Valle.
D'altronde gli occupanti, che unica alternativa avrebbero a quella di far teatro? Quella di livellarsi ai comuni mortali, facendo gli agricoltori, gli operai, gli impiegati o altri lavori leciti. No, invece vgliono vivere di teatro. E allora che si rassegnino ad accettare quello che passa loro il convento, soprattutto in questo momento in cui il debito pubblico non consente più di sprecare risorse.
Ci sono compagnie teatrali dilettanti, come quella degli Attori per Caso, che stanno preparando il loro nuovo spettacolo Ti cerco da sempre, o quella degli Universitari del Tempo Libero che producono ottimi spettacoli, senza con ciò incidere più di tanto sui bilanci delle rispettive comunità; solo i costi per lo spazio e per la luce.
Tutto questo per dire che finchè c'era Berlusconi era lecito (e caprescamente) protestare su tutto (vedi anche quello squallido modo di protestare, degenerato nella scalata ai tetti, fatta dai vari Bersani, Vendola, ecc.. Tra l'altro, vorrei sapere a che cosa ha portato quella protesta? tanto poi a pagare era sempre e comunque pantalone, cioè tutti quanti noi popolo italiano.
E' quindi chiaro che anch'io non starò ad ascoltare il messaggio di stasera del Presidente. Ora la ciccia è finita per tutti, e chi protesta è come protestasse contro se stesso.
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In alto: disegno originale di Christian Salvatore per la locandina dello spettacolo teatrale in programmazione per fine gennaio 2012: Ti cerco da sempre.

Auguri a tutti di Buon Anno   

venerdì, dicembre 30, 2011

Quando i nodi arrivano al pettine

Se la notizia riferita da Affaritaliani.it fosse confermata, il Presidente della Repubblica Napolitano dovrebbe quanto meno dimettersi. Ricordo che presidenti del passato si dimisero in seguito a fatti meno eclatanti.
Che la situazione economica italiana sia molto grave, l'hanno ormai capito anche i bambini dell'asilo, e non sarà certo Monti con le sue manovre da lacrime e sangue a risollevarla. Ci vuole ben altro che le manovrette fin qui fatte, le quali vanno a colpire in massima parte le classi medie e medio piccole e fanno solo il solletico all'enorme debito pubblico italiano, ci vogliono manovre come quelle indicate nel post precedente, altrimenti lo spread resterà sempre elevato, fino a farci scoppiare e quindi fallire: allora sì scoppierebbe una rivolta nazionale su larga scala.
Si rassegni chi prende pensioni da oltre 5000 euro al mese, o superburocrati che percepiscono stipendi spropositati, presto toccherà anche a loro dover rinunciare alle esose entrate: sarà così, e non ci si potrà fare nulla.  
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L'editoriale di Affaritaliani.it
""E la Merkel chiamò Napolitano. "Cambiate premier per salvare l'Euro". Ma il Colle e Berlino smentiscono
Venerdì, 30 dicembre 2011 - 17:26:51
merkel monti sarkozy
Per scongiurare che la crisi italiana affondasse l'euro, a ottobre Angela Merkel chiamò il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "suggerendogli" di trovare un altro premier per sostituire Silvio Berlusconi. E' quanto rivela il Wall Street Journal in un articolo che apre il sito web, una sorta di retroscena delle pressioni sul Quirinale che portarono all'avvicendamento tra Berlusconi e Mario Monti Secondo il Wsj "in una fredda serata d'ottobre" il cancelliere tedesco telefono' al Quirinale "violando la regola non scritta che vieta ad un Paese (dell'Ue) di intervenire nella politica interna di un'altro membro. Ma (quella sera), Angela Merkel gentilmente incoraggio' l'Italia a cambiare il suo primo ministro, se l'attuale - Silvio Berlusconi - non fosse riuscito a cambiare l'Italia".

Il Wall Street Journal riferisce che Merkel disse a Napolitano che "gli sforzi decisi per tagliare il deficit 'erano stati apprezzati' ma che l'Europa voleva riforme piu' aggressive per spingere la crescita economica. Lei disse di temere che Berlusconi non fosse sufficientemente forte per farle". Il quotidiano economico-finanziario di Rupert Murdoch sostiene che a quel punto "Napolitano affermo che non era 'rassicurante' Berlusconi fosse recentemente sopravvissuto ad una fiducia in Parlamento solo per un voto". A quel punto "la signora Merkel - prosegue nella ricostruzione il Wsj - ringrazio' il presidente in anticipo per quello che 'entro i suoi poteri' avrebbe potuto fare per promuovere le riforme. Napolitano recepi' il messaggio e nei giorni successivi inizio' discretamente a sondare i partiti politici italiani per verificare il (loro eventuale) sostegno ad un nuovo governo se Berlusconi non fosse riuscito a soddisfare (le condizioni) poste dall'Europa e dai mercati". Dopo alcuni giorni, in rapida successione Mario Monti fu nominato prima senatore a vita e poi, dopo le dimissioni di Berlusconi, fu incaricato di di formare il suo attuale governo.
LA SMENTITA DEL QUIRINALE - In riferimento ad alcune indiscrezioni di stampa, internazionale e italiana, il Quirinale precisa che nella telefonata, "niente affatto segreta, del 20 ottobre 2011, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Cancelliere della Repubblica federale tedesca, Angela Merkel, non pose alcuna questione di politica interna italiana, ne' tanto meno avanzo' alcuna richiesta di "cambiare il premier". La conversazione ebbe per oggetto soltanto le misure prese e da prendere per la riduzione del deficit, in difesa dell'Euro e in materia di riforme strutturali".
E ANCHE BERLINO SMENTISCE - "Non vi è nulla da aggiungere alla accurata descrizione della conversazione fornita dall'ufficio del presidente italiano". Così una portavoce del governo tedesco ha appoggiato la smentita del Quirinale sulla telefonata tra il cancelliere Angela Merkel e Giorgio Napolitano il 20 ottobre scorso relativa alla versione riportata dal Wall Street Journal.""

Link a questo post: Eleonora: Lo spread a 523 punti

venerdì, dicembre 16, 2011

Ricevo e pubblico, condividendo

condivido e diffondo.........
LO STATO  chiede di aumentare l'età delle pensioni perché in EUROPA tutti  lo fanno.
NOI CHIEDIAMO
  invece, di arrestare tutti i politici corrotti , di allontanare dai pubblici
uffici tutti quell
i  condannati in via definitiva perché in EUROPA tutti lo fanno, o si dimettono da soli per evitare imbarazzanti figure.
NOI CHIEDIAMO
 di dimezzare il numero di parlamentari perche' in EUROPA nessun paese ha cosi' tanti politici !!

NOI CHIEDIAMO
di diminuire in modo drastico gli stipendi e i privilegi a parlamentari e
senatori, perché in EUROPA nessuno
guadagna come loro.

NOI CHIEDIAMO
 di poter esercitare il "mestiere" di politico al massimo per 2 legislature come in EUROPA tutti fanno !!

NOI CHIEDIAMO
 di mettere un tetto massimo all'importo delle pensioni erogate dallo stato (anche retroattive), max.  5.000, 00 euro al mese di chiunque, politici e non, poiche' in EUROPA nessuno percepisce 15/20 oppure 37.000,00 euro al mese di pensione come avviene in
ITALIA

CARI MINISTRI
 non ci paragonate alla GERMANIA dove non si pagano le autostrade, i libri di testo per le scuole sono a carico dello stato sino al 18° anno d'eta', il 90 % degli gli asili nido sono aziendali e gratuiti
e non ti chiedono 400/450 euro come gli
asili statali italiani !!
IN FRANCIA
 le donne possono evitare di andare a lavorare part time per racimolare qualche soldo indispensabile in famiglia e percepiscono dallo stato un assegno di 500,00 euro al mese come casalinghe piu' altri bonus in base al numero di figli .
IN FRANCIA
 non pagano le accise sui carburanti delle campagne di napoleone, noi le paghiamo ancora per la guerra d'abissinia!!
NOI CHIEDIAMO A VOI POLITICI

che la smettiate di offendere la nostra intelligenza, il popolo italiano chiude 1 occhio, a volte 2, un orecchio e pure l'altro ma la corda che state tirando da troppo tempo si sta' spezzando.
Chi semina vento, raccoglie .....tempesta !!!

SE APPROVI,
PUBBLICA E DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO
E CHIEDI AD ALTRI DI FARLO!!!!!

Link correlati http://aliceoltrelospecchio.blogspot.com/

A TG.COM.24

Se quello di Monti fosse veramente il governo dei tecnici e dei coraggiosi, così come è stato dipinto, avrebbe dovuto mettere in cantiere da subito la seguente semplice manovra.

- Anzichè reintrodurre l'ICI così semplicemente, avrebbe dovuto renderla totalmente detraibile da IRPEF o IRES che sia, ovvero considerarla come se fosse una ritenuta d'acconto a fni IRPEF o IRES.
- Oltretutto si conseguirebbero numerosi vantaggi, in primo luogo si contribuirebbe a ricucire lo strappo con la Lega, da subito contraria alla reintruduzione dell'ICI, dando anche loro il segnale che si andrebbe verso la pratica attuazione del federalismo fiscale/federalismo municipale.
- I soldi pagati come ICI non verrebbero più pagati come IRPEF / IRES; e lo stato, avendo meno entrate dalle voce IRPEF / IRES, farà a sua volta minori trasferimenti ai comuni. 
- Dal momento che verrebbe considerata ritenuta d'acconto, nessuno più avrebbe ragioni o interessi particolari ad evaderla.
- Siccome scatterebbe il reciproco interesse di Stato e Comuni, scatterebbe anche il reciproco interesse a stanare i proprietari dei 2.000.000 di immobili non censiti (si creerebbe anche lavoro indotto, con la creazione di nuovi posti per addetti al catasto).
- Vista come manovra Salva Italia sta bene la reintroduzione dell'ICI, fatta però come sopra, e considerandola alla stregua di una ritenuta d'acconto IRPEF / IRES.
  

mercoledì, dicembre 14, 2011

Il canto del cigno

Premessa
La morale che se ne potrà trarre da questo post, va messa in relazione con i punti programmatici dell'articolo di Nessie sull'inutile corteo sindacale dei trombati.

Fino agli inizi del 2010, credo sia stato l'unico settore profittevole dai tempi del crollo della New economy, ma ora temo che anche per questa branchia industriale sia venuto il momento del canto del cigno. Si tratta del settore dei pannelli solari. Da quanto si apprende in ambienti borsistici, Solon, leader mondiale dei pannelli solari, ha dato il via alla procedura di insolvenza. Il gruppo, presente anche in Italia, è quotato alla borsa di Francoforte, dove oggi ha perso il 47%, a 0,41 euro, con un minimo intraday di 0,335.
Pare che in Germania il settore dei produttori di fotovoltaico sia in forte crisi, forse anche a causa della concorrenza asiatica, che vende in Europa a prezzi insostenibili per le aziende locali. A causa della crisi finanziaria che ha investito gli stati europei, è anche in corso una forte riduzione degli incentivi pubblici.  La società aveva in corso trattative con potenziali investitori e banche creditrici, che, a quanto pare, si sarebbero defilati, costringendo così l'azienda a fare ricorso alla procedura di insolvenza.
Nel 1998, Solon era stata la prima società del fotovoltaico a quotarsi in borsa. Le società che in Italia avevano seguito le sue orme, per un pò di tempo erano state delle galline dalle uova d'oro, ma poco dopo la fortuna era cessata anche per loro.
Secondo il parere di diversi analisti finanziari, il fallimento di Solon, poichè di questo si tratta, potrebbe essere il primo di una serie nel settore fotovoltaico.

Morale della favola: finchè non si prenderanno seri provvedimenti, non ci saranno manovre che tengano, per salvare posti d lavoro e pensioni future.

Fonte della notizia: Websim - da Fineco
Post correlato: Affamati di energia

martedì, dicembre 06, 2011

La fine delle illusioni

Commento all'articolo di Marcello Foa, recensito da Eleonora.
In un certo senso sono contento della situazione che s'è venuta a creare sul debito pubblico sovrano, ora tutte le ipocrisie, le falsità, le bugie, le nefandezze che venivano inventate su Berlusconi, per forza di cose dovranno cessare per sempre; credo che nessuno di testa sana darà più retta a certi sproloqui. Credo anche che i nostri futuri leader di partito, per almeno cento e forse più anni, a meno che siano stolti, ricorderanno per sempre a cosa si va incontro non avendo mai in mente le cifre del debito pubblico; pare infatti che nel mondo non ci sia più nessuno disposto a finanziarcelo; dovremo imparare a cavarcela da noi stessi, con i nostri mezzi. Non entro nel merito della manovra Monti, tanto, son sicuro, emendamenti verranno fatti in parlamento, ma i leader delle opposizione, di qualsiasi colore politico essi saranno, non potranno più dimenticare questa lezione assai salutare, non potranno più far finta che non sia successo nulla; e quindi non potranno più raccontare frottole ai loro elettori. E sarà sempre più dura fare il politico in futuro; diventerà una vita di veri sacrifici, con pochi soldi (pian piano verranno smantellati anche tutti i loro bonus e privilegi, perchè soldi ce ne saranno sempre meno), e farà il politico solo chi avrà una vera passione per la politica, poichè sarà solo quella che lo reggerà nei momenti bui.

Nel blog Il Giardino delle Esperidi, Hesperia ha pubblicato un inconsueto post, che tratta questo tema contingente; ebbene, tra i commenti si parla anche di come Argentina, e forse Burkina Faso stiano sopravvivendo appoggiandosi esclusivamente sulle loro forze, senza ricorrere ai prestiti strozzacollo del FMI. 

domenica, dicembre 04, 2011

Monti nelle vesti del Moro

In questa lettera, del 1492, Isabella d'Aragona, scrive al padre Alfonso, futuro re di Napoli, invocando un suo intervento affinchè ripristini la legalità nel Ducato di Milano, infranta dall'usurpazione di Ludovico il Moro, zio dello sposo Gian Galeazzo Sforza
E' interessante notare nella vicenda un certo parallelismo con l'attuale momento storico dell'Italia: Napolitano chiama Monti a soccorrere Berlusconi. La storia ricorderà questo momento come una resa dello stato democratico e delle sue istituzioni, che sono state incapaci di governare questo momento cruciale. Ciò che non è stata capace di fare la Politica, nella sua sede naturale, il parlamento, dove ognuno deve fare la sua parte, ma con riguardo sempre al bene comune, lo faranno ora i tecnici, forze estranee - o che almeno lo dovrebbero essere - alla politica, tra l'altro addossando allo stato un costo extra ed imprevisto, che in questo momento di sfiducia nei conti pubblici proprio non ci voleva.  
Ma anche il governo tecnico pare non sia di meno quanto ad arrendevolezza: tasse e pochi tagli, ma soprattutto non si accenna a disposizioni che siano in grado di combattere e contrastare seriamente ed efficacemente sprechi, sperperi, corruzioni ed evasione fiscale. Ci eravamo quasi illusi che il nuovo governo tecnico, appunto perchè fatto di tecnici estranei alla politica, sarebbe stato capace di tirar fuori dal suo cappello magico, misure in tal senso, ed invece pare non ci sarà niente. E quindi, alla luce dei provvedimenti, che sembra si stiano adottando, questo governo balia non sarà servito a niente, se non a far peggiorare i già disastrati conti dello stato.

Ed ecco la lettera di Isabella d'Aragona al padre *.

"Da più anni, o padre, mi sposaste a Gian Galeazzo perchè, appena giunto all'età virile, egli governasse da sé il suo regno. Ecco, ha passato la prima gioventù, è padre: e a stento può ottenere da Ludovico la comodità della vita. Ad arbitrio di lui si trattano guerre e paci, si fanno leggi, s'impongono balzelli, si adunano tesori, tutto insomma si fa a suo beneplacito; mentre noi, privi di ogni soccorso e senza mezzi, conduciamo una vita da privati, e padrone dello stato non sembra Gian Galeazzo, ma Ludovico. Ora ha avuto dalla moglie un figlio che tutti dicono vuol far succedere nel Ducato, e intanto onora la puerpera come fosse la duchessa, mentre noi e i nostri bambini siamo spregiati e sottoposti a lui, non senza pericolo di essere uccisi a tradimento. Ben sento in me anima e intelletto, il popolo ci ama e compassiona, mentre odia lui, che per avarizia lo ha dissanguato; ma, impari di forze, devo tollerare ogni sorta di umiliazioni, nè posso parlare liberamente, tra servi devoti a lui. Se hai sensi paterni, se le mie giuste lacrime ti possono piegare, se nel tuo petto è regale magnanimità, togli il genero e la figlia dalla dura schiavitù, riponili sul trono carpito a tradimento. Che se nessun pensiero hai di noi, meglio togliermi da me stessa la vita che patire il giogo altrui."  

* Da "La Dama con l'Ermellino" di Daniela Pizzagalli - Rizzoli Editore


 

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